Attività 1: Risposta Corretta!
Indicazioni:
Il docente dividerà gli studenti in gruppi composti da 4 o 5 persone e darà a ciascuno di loro un foglio di flip chart. Avranno 10-15 minuti per dare una definizione dei termini elencati. Le risposte saranno presentate da un rappresentante per gruppo. Vince un premio il gruppo che avrà dato il maggior numero di risposte corrette (non è possibile cercare dei termini su Google).
L’insegnante chiarirà le diverse sfumature di significato man mano che vengono fornite delle definizioni.
Occorrente:
Pennarelli, un premio per la squadra vincitrice, fogli di flip chart o scheda con le definizioni da distribuire agli studenti al termine della discussione.
Durata:
30 – 45 minuti
ELENCO DI PAROLE:
- Migrazione
- Immigrazione
- Emigrazione
- Confine
- Rifugiato
- Richiedente asilo
- Migrazione Irregolare
- Libera circolazione
- Integrazione
- Migrazione interna
- Migrazione internazionale
- Traffico illecito di migranti
- Tratta di esseri umani
Le parole possono essere scelte liberamente dal docente, aggiungendo, eliminando o sostituendo quelle proposte, con altre. Si consiglia di utilizzare il glossario al link di seguito:
PAROLA |
DEFINIZIONE |
Migrazione |
In termini generali, spostamento di una o più persone, sia attraverso una frontiera internazionale (migra-zione internazionale), sia all’interno di uno Stato (migrazione interna), per più di un anno, indipendente-mente dalle cause, volontarie o involontarie, e dai mezzi, regolari o irregolari, usati per la migrazione. Nel contesto dell’Unione Europea, azione con cui una persona: (i) stabilisce la sua dimora abituale nel territorio di uno Stato membro per un periodo che è – o dovrebbe essere – di almeno dodici mesi, dopo aver avuto in precedenza la residenza in un altro Stato membro o in un paese terzo; oppure (ii) avendo avuto in precedenza la residenza nel territorio di uno Stato membro, cessa di avere la sua dimora abituale in tale Stato membro per un periodo che è – o dovrebbe essere – di al-meno dodici mesi. |
Immigrazione |
In termini generali, l’arrivo in uno Stato con l’intenzione di rimanere per un periodo superiore a un anno. Nel contesto dell’Unione Europea, azione con la quale una persona stabilisce la sua dimora abituale nel territorio di uno Stato membro per un periodo minimo di dodici mesi, o che si presume sia tale, dopo aver avuto in precedenza la propria dimora abituale in un altro Stato membro o in un paese terzo. |
Emigrazione |
In termini generali, azione con la quale una persona parte o lascia un determinato Stato con l’obiettivo di restare all’estero per un periodo superiore a un anno. Nel contesto dell’Unione Europea, azione con la quale una persona, dopo aver avuto in precedenza la propria dimora abituale nel territorio di uno Stato membro, cessa di averla in tale Stato per un periodo minimo di dodici mesi, o che si presume di almeno dodici mesi. |
Confine |
Limite di una regione geografica o di uno stato; zona di transizione stabilita per convenzione tra governi, che separa due organismi politici mediante una linea di confine la quale, quando è possibile, è costituita da una fascia disabitata con funzioni di isolamento. |
Rifugiato |
Individuo che, già appartenente per cittadinanza a uno stato, è accolto, in seguito a vicende politiche, nel territorio di un altro stato e diviene oggetto di norme internazionali intese ad assicurarne la protezione. |
Richiedente asilo |
In termini generali, persona che cerca la protezione internazionale da persecuzioni o danni gravi in un paese diverso dal proprio e che è in attesa di una decisione sulla domanda per ottenere lo status di rifugiato ai sensi delle norme giuridiche internazionali e nazionali. Il richiedente asilo è un individuo la cui richiesta di protezione internazionale non è ancora stata accolta. Non tutti i richiedenti asilo ottengono lo status di rifugiato. Nel contesto dell’Unione Europea, un cittadino di paesi terzi o apolide che ha presentato domanda di protezione ai sensi della Convenzione di Ginevra, integrata dal protocollo di New York, e in merito alla quale non sia ancora stata presa una decisione definitiva. |
Migrazione Irregolare |
Spostamento di persone verso un nuovo luogo di soggiorno o di transito che si verifica al di fuori delle disposizioni in vigore nei paesi di origine, di transito e di accoglienza. Non vi è una definizione universalmente condivisa di migrazione irregolare. Dal punto di vista dei Paesi di destinazione, essa sta ad indicare l’ingresso, il soggiorno o il lavoro in un Paese senza la necessaria autorizzazione o documentazione richiesta dalla normativa in materia di immigrazione. Dal punto di vista dei Paesi di origine, l’irregolarità si può riscontrare, ad esempio, quando una persona attraversa una frontiera internazionale senza un valido passaporto o titolo di viaggio o non soddisfa i requisiti amministrativi per lasciare il Paese. Esiste tuttavia una tendenza a limitare l’uso del termine ai casi di traffico di migranti e tratta di esseri umani. La definizione di migrazione irregolare è stata oggetto di un notevole dibattito. Termini come migrazione illegale, senza documenti e non autorizzata possono avere connotazioni diverse nei dibattiti politici nazionali. Per questo motivo e per l’associazione alla criminalità il termine “migrazione illegale” deve essere evitato, dal momento che la maggior parte dei migranti irregolari non ha connotazioni criminali. Restare in un paese senza i documenti richiesti, nella maggior parte dei paesi non è un reato penale, ma un illecito amministrativo. In termini generali, il migrante irregolare è colui che, a seguito di un ingresso irregolare, della violazione delle condizioni di ingresso o della scadenza del titolo di ingresso e soggiorno, è privo di uno status giuridico nel paese di transito o nel paese ospitante. Il termine “irregolare” è preferibile rispetto a migrante “illegale” in quanto quest’ultimo contiene una connotazione criminale, l’ingresso in un paese in maniera irregolare o la permanenza con uno status irregolare non costituisce un crimine bensì un’infrazione dei regolamenti amministrativi. A parte questo, dal punto di vista giuridico ed etico un atto può essere legale o illegale, non una persona. Pertanto è sempre più da considerare preferibile il termine “migrante in una situazione irregolare” o “migrante con status irregolare”. |
Libera circolazione |
Secondo il diritto internazionale si tratta di un diritto umano costituito dai seguenti elementi: libertà di movimento e scelta di un luogo in cui risiedere all’interno del proprio Paese, il diritto a lasciare qualunque Paese, il diritto a tornare nel proprio Paese di origine. |
Integrazione |
Si tratta di un processo bidirezionale che coinvolge i migranti e le società in cui vivono, di adeguamento reciproco per il quale i migranti vengono accolti nella vita sociale, economica, politica e culturale della comunità di accoglienza. Comprende una vasta gamma di responsabilità congiunte, nonché altri concetti come quelli di inclusione e coesione sociale. |
Migrazione interna |
Il movimento delle persone all’interno di uno Stato che prevede l’individuazione di una nuova residenza permanente o temporanea. |
Migrazione internazionale |
Lo spostamento di persone al di fuori dei confini del proprio stato di residenza al fine di stabilirsi in un altro Paese. |
Traffico illecito di migranti |
Il tentativo di ottenere, direttamente o indirettamente, dei benefici economici o materiali attraverso l’ingresso irregolare di una persona entro i confini di un altro Stato di cui non ha la nazionalità né vi risiede. |
Tratta di esseri umani |
Il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggiamento o l’accoglienza di persone con la minaccia di ricorrere alla forza, o con l’uso effettivo della forza o di altre forme di coercizione, mediante il rapimento, la frode, l’inganno, l’abuso di autorità o una situazione di vulnerabilità, o con l’offerta o l’accettazione di pagamenti o di vantaggi al fine di ottenere il consenso di una persona avente autorità su di un’altra ai fini dello sfruttamento. |